durata: 15 giorni / 12 notti - gruppo da minimo 4, massimo 12 partecipanti, con Guida parlante italiano
località dell'itinerario: Arusha, Lake Manyara, Ngorongoro, Serengeti, Tarangire, Iringa, Ruaha, Nyerere
itinerario di viaggio
giorno 1 e 2
volo ed Arrivo Kilimanjaro Airport, disbrigo delle formalità d'ingresso, incontro con la Guida e transfer ad Arusha.
giorno 3
Partenza da Arusha per il Parco Lake Manyara. Il Lake Manyara, sotto la scarpata della Rift Valley, ospita ambienti estremamente vari, nonostante le sue piccole dimensioni (330 Kmq, di cui 200 occupati dal lago). Si va dalle fitte foreste alimentate dalle risorgive che affiorano ai piedi della Rift Valley, alle savane, alle zone acquitrinose a bordo lago. Numerosissime le specie animali, tra cui spiccano grandi colonie di babbuini, cercopitechi e altre specie di scimmie, elefanti, giraffe e ben 380 specie di uccelli. Qui, durante il periodo da dicembre a marzo, stanziano nutriti stormi di fenicotteri rosa, che poi migrano verso il Lake Natron tra giugno e ottobre. Tra i predatori sono numerosi i leopardi e i leoni; questi ultimi, infastiditi dall’umidità del terreno e dagli insetti, hanno acquisito l’abitudine (piuttosto rara presso questi grandi felini e riscontrata solo in poche altre zone) di arrampicarsi sui rami degli alberi.
giorno 4
Fotosafari nel Cratere di Ngorongoro. Il Cratere di Ngorongoro è un ambiente unico, senza uguali al mondo. E’ quello che resta di un antico cono vulcanico, la cui cima è collassata circa 2,5 milioni di anni fa, lasciando posto alla caldera attuale: un tronco di cono, che al suo interno ospita un “padellone” dal diametro di 16/20 km, con i bordi rialzati di circa 600 m rispetto al fondo, al cui interno si è sviluppata una savana dove vivono più di 25.000 grandi animali. Tutte le specie tipiche della regione, ad eccezione delle giraffe (che qui non trovano nutrimento) vivono nel Cratere di Ngorongoro. Il bordo del Cratere raggiunge un’altitudine di 2300 msm e offre viste da togliere il fiato. Le pendici esterne delle pareti sono ricoperte da un fitto manto di foresta primaria. In serata si raggiunge il Serengeti
giorno 5
Fotosafari nel Parco Serengeti, che è il più famoso della Tanzania e uno dei più famosi al mondo. L’ecosistema Serengeti ospita più di 1.500.000 gnu, circa 300.000 zebre, 500.000 gazzelle di Thompson, più di 2700 leoni, 1000 leopardi, 500 ghepardi, enormi mandrie di elefanti, eland, impala, antilopi d’acqua, giraffe, struzzi, genette, e i corsi d’acqua sono popolati da coccodrilli e ippopotami; sono più di 400 le specie di uccelli. I 15.000 kmq del Parco Nazionale del Serengeti costituiscono solo la porzione maggiore di un ecosistema più vasto, che include anche le Ngorongoro Plains (la regione pianeggiante a Nord Est del Cratere di Ngorongoro, che gioca un ruolo importantissimo nella celebre migrazione ed è amministrata dalla Ngorongoro Conservation Area) e il Maasai Mara (che si trova più a Nord, in Kenya). Qui l’orografia, la composizione dei suoli e, conseguentemente, il tipo di vegetazione, permettono avvistamenti di animali senza uguali in Africa. Il sottosuolo, costituito (soprattutto nella parte meridionale) da rocce vulcaniche, impedisce nella maggior parte del Serengeti la crescita di piante ad alto fusto e prevalgono le praterie, quindi l’ambiente aperto favorisce gli avvistamenti. Gli gnu e le zebre del Serengeti, sempre alla ricerca di nuovi pascoli e di acqua, sono gli attori del più grande movimento migratorio di animali selvatici al mondo: è la celebre Grande Migrazione del Serengeti.
giorno 6
Fotosafari nel Serengeti, prima di procedere verso le Ngorongoro Plains e il Cratere di Ngorongoro e raggiungere in serata Karatu
giorno 7 Partenza per il Parco Tarangire, fotosafari. Con i suoi 2.600 Kmq il Parco Nazionale del Tarangire costituisce un ambiente diverso dagli altri Parchi del Nord. Largo una trentina di km in direzione est-ovest e lungo un centinaio di km in direzione nord-sud, il Tarangire è il “parco dei giganti”: ospita infatti colossali baobab e grandi mandrie di elefanti, oltre a leoni, leopardi, antilopi, gazzelle, gnu, zebre, bufali e circa 500 specie di uccelli (tra stanziali e migranti), la più alta concentrazione della Tanzania.
giorno 8
Al mattino, molto presto, partenza in direzione sud. Si attraversano gli altipiani centrali del Paese, punteggiati da rocce granitiche dalle forme bizzarre, acacie e piante grasse. E' la Tanzania rurale, autentica, lontana anni luce dal cliché dei Parchi e delle zone più turistiche. Si giunge a Dodoma, la capitale ufficiale del Paese "inventata" negli anni '60 del secolo. Si attraversano campi coltivati a vite, coltura introdotta di missionari cristiani, alla base della produzione vinicola della regione. Più avanti la strada diventa tortuosa, inerpicandosi sui rilievi rocciosi, prima di arrivare a Iringa, graziosa, ordinata cittadina arroccata su una serie di colline. (giornata di trasferimento lunga, circa 10 ore
giorno 9
Da Iringa in circa 2 ore si raggiunge il Parco Nazionale Ruaha. Resto della giornata dedicato al fotosafari. Il Parco prende il nome dal fiume omonimo, che solca una valle accidentata nel cuore degli altipiani centrali semiaridi della Tanzania. Ha una superficie di 20.000 kmq e costituisce il Parco più esteso della Tanzania. Remoto e di difficile accesso (si raggiunge solitamente in aereo), il Ruaha offre ai visitatori eccezionali opportunità di fotosafari.
giorno 10
Giornata di fotosafari nel Parco Ruaha. Il fiume Ruaha, che esonda durante la stagione più umida, diventa durante la stagione secca (giugno/dicembre), il centro di una vita animale molto attiva. Le sue sponde sono il terreno di caccia preferito di leoni, ghepardi, leopardi. Sono circa 12.000 gli elefanti e nutrita è la popolazione degli ormai rarissimi licaoni. Numerosissime specie di antilopi popolano il Parco, che, per la sua posizione geografica, è l’ambiente di transizione tra le savane punteggiate di acacie caratteristiche dell’Africa Orientale e le foreste di miombo tipiche dell’Africa Australe.
giorno 11
Lasciato il Ruaha, si procede in direzione est. La strada sfiora i contrafforti dei Monti Udzungwa e attrversa il piccolo Mikumi National Park per giungere a Morogoro.
giorno 12
Partenza per il Nyerere National Park (ex Selous Game Reserve), che con i suoi 55.000 kmq di superficie è l’area protetta più grande d’Africa e di tutto il mondo. Fa parte di un ecosistema ancora più vasto, che si estende nella Reserva do Niassa oltre il confine con il Mozambico. Grande più della Svizzera, senza alcun insediamento umano, il Nyerere è un universo selvaggio di grande bellezza e varietà. Al pomeriggio è previsto un safari in barca a motore.
giorno 13
Giornate di fotosafari in fuoristrada nel Nyerere National Park. Il Nyerere ospita la più grande quantità di animali di qualsiasi altra area protetta della Tanzania: 60.000 elefanti, 40.000 ippopotami, 3500 leoni, 1300 licaoni (i predatori ormai più rari in assoluto), 5000 antilopi nere, 130.000 bufali, circa 450 specie di uccelli. Prevalentemente pianeggiante e caratterizzato da temperature più elevate rispetto ai Parchi del circuito Nord, il Nyerere comprende ambienti molto diversi: foreste di miombo, radure disseminate di baobab, ebani, acacie, colline sassose dall’erba rasa, piane di terra scura inondate durante la stagione delle piogge, paludi e laghi tra i meandri del Rufiji
giorno 14
Si percorre la pista inizialmente sabbiosa che da Mtemere Gate conduce all'incrocio di Kibiti e, da qui, a Dar es Salaam, caotica metropoli costiera con più di 5 milioni di abitanti, centro economico e finanziario del Paese, emblema di città africana piena di contraddizioni, dove il vecchio sopravvive nel cuore del nuovo. Transfer in aeroporto per il volo di rientro.
giorno 15
Arrivo in Italia
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